Massimo Lambertini, per volontà unanime di tutti i musicisti, nel 1999 è stato nominato direttore musicale della Latvian Philarmonic Chamber Orchestra di Riga, e dal 2003 è stato nominato direttore musicale dell’Alpen Adria Kammerphilarmonie (Austria). E' stato maestro preparatore e direttore assistente della nuova Orchestra Sinfonica giovanile Luigi Cherubini (direttore musicale Riccardo Muti). Dal 2002 è direttore ospite regolare della Mikkeli City Orchestra (Finlandia) ed ha diretto orchestre tra cui la Prague Symphony, la Lithuanian State Symphony, la Tallinn Philharmonic Orchestra, la Sofia Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica de I Pomeriggi Musicali, l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza e molte altre.
La
Latvian Philarmonic Chamber Orchestra (Orchestra Filarmonica
da camera della Lettonia) è il più importante complesso
cameristico stabile della nazione ed una delle più acclamate
orchestre da camera europee. Attiva dal 1967, è formata da un
nucleo base di 16 archi, accuratamente selezionati. E' famosa
per la vastità ed eterogeneità del suo repertorio, dai grandi
classici fino alle opere dei più importanti compositori viventi,
con una particolare attenzione a quelli lettoni. Hanno
collaborato con l'orchestra celebri musicisti come G. Kremer, N.
Gutman, V. Spivakov, I. Oistrack, L. Berman, L. Issakadze, D.
Shafran, E. Brunner, J. Frantz, J. Simonov, M. Schostakovitch...
!5 Giugno Bologna, 26 Giugno Crespellano, 2 Luglio Canzo, 10 Luglio Como, 11 Luglio Pero - Falla Sette canzoni popolari spagnole - Danza del fuoco - Danza del Mugnaio; Albeniz Cinque pezzi spagnoli; Turina Oraciòn del torero
Concerto da
direttore - Una galleria verdiana tra Mozart e Copland -
...Massimo Lambertini, che ha guidato la serata, si è fatto
apprezzare per l’accurata e sensibile direzione che, tenuto
conto della varietà del programma, ha rivelato fra l’altro una
rilevante capacità di muoversi a proprio agio in repertori così
diversi... Da parte sua con accorta misura, Lambertini,
l’ha sostenuta con un apporto orchestrale impeccabile, ottenendo
poi analoghi brillanti risultati nella due pagine strumentali la
«rara» sinfonia dalla Luisa Miller e quella, una volta di più
straordinaria e trascinante da La forza del destino. Applausi
calorosissimi... La Gazzetta del Mezzogiorno